L’azienda agricola innovativa di Borghetto Santo Spirito premiata anche nella categoria Clean Tech & Energy e come menzione speciale Climate Change
Genova, 28 ottobre 2022 – L’approccio innovativo in agricoltura della Fattoria di Pol di Borghetto Santo Spirito – che ha dato vita, tra gli altri progetti, al primo impianto Aeroponico di basilico in Liguria – ha convinto tutti tanto da ricevere il primo premio assoluto alla SMARTcup Liguria 2022, il concorso di idee imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico giunto alla decima edizione, che si propone l’obiettivo di promuovere e sostenere l’avvio di realtà innovative frutto dei migliori risultati della ricerca nazionale, favorendone l’insediamento sul territorio regionale. La premiazione ieri, nel contesto dell’incubare di Genova Bic, alla presenza, tra gli altri, del presidente regionale Giovanni Toti. La Fattoria di Pol è stato decretato il progetto migliore tra i 15 finalisti, selezionati su tanti progetti presentati che hanno coinvolto più di 100 persone. I finalisti si sono sfidati con il metodo dell’elevator pitch: nei 3 minuti a disposizione, hanno dovuto convincere la giuria e gli investitori presenti in sala del fatto che il loro progetto fosse il migliore.
Ma La Fattoria di Pol si è aggiudicata altri due importanti riconoscimenti, nella categoria Clean Tech & Energy e come menzione speciale Climate Change, quest’ultima una delle novità più apprezzate, promossa a livello nazionale dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition PNI Cube.
“Questo premio è una grandissima soddisfazione e un incentivo a continuare lungo la strada intrapresa che coniuga innovazione, tecnologia ma anche amore e rispetto dell’agricoltura, in una visione pienamente sostenibile. – racconta Paolo Gazzotti, fondatore de La Fattoria di Pol – Questo progetto è stato reso possibile anche dai finanziamenti ricevuti dalla Regione Liguria”.
LA FATTORIA DI POL
La Fattoria di Pol si è distinta negli ultimi mesi per la serra innovativa a conduzione aeroponica, nella quale il basilico nasce e cresce fuori dal terreno, ha le radici che fluttuano nell’aria, ricavando l’acqua e tutti i nutrienti di cui ha bisogno da un sistema di nebulizzazione. Un impianto innovativo, gestito in remoto tramite computer smartphone. Con agricoltura aeroponica si intende la coltivazione di qualsiasi pianta tramite un’innovativa tecnica che non prevede l’utilizzo di alcun tipo di substrato di coltivazione: le piante si sviluppano in canaline con le radici, in un ambiente protetto come una serra. Le piante sono sorrette da alcuni pannelli forati che si trovano ad altezza uomo in apposite canaline in policarbonato, la cui dimensione e forma varia a seconda delle caratteristiche della pianta coltivata. Tutti i nutrienti necessari alla crescita delle piante vengono somministrati attraverso un sistema di nebulizzazione che interviene direttamente sulle radici delle piante coltivate: il bilanciamento degli elementi è perfetto così ad ogni irrigazione.
I vantaggi sono molteplici. Il più evidente è uno sviluppo sano, veloce e maggiore delle piante coltivate. Non meno importante è la sostenibilità di questa tecnica: l’agricoltura aeroponica riduce del 60% il consumo di fertilizzanti e il 95% di acqua rispetto a una coltivazione a terra. Non solo: la nebulizzazione diretta sulle radici in un sistema chiuso elimina del tutto la dispersione di qualsiasi concime nel terreno (una delle cause più ricorrenti di inquinamento delle falde acquifere). Infine, c’è l’aspetto umano. L’impianto ad altezza uomo non obbliga i contadini a doversi piegare per raccogliere le piantine: un’attività particolarmente faticosa, specialmente quando a fine giornata si presenta il conto del mal di schiena.
Oggi nella Fattoria di Pol – che presto sarà attrezzata per visite a attività didattiche – sono coltivati basilico e insalate, ma l’idea è di allargare la coltivazione anche allo zafferano, una pianta che si presta perfettamente a questa tecnica, come dimostrano le coltivazioni aeroponiche in Iran, principale paese produttore per quantità e qualità di zafferano. Ma Paolo Gazzotti è anche disponibile per consulenze e affiancamenti nell’avvio di nuovi impianti. “Il costo di un impianto alla fine non è notevole. Più che altro serve un know-how collaudato”. Quello che è stato sperimentato e messo a punto in questa azienda agricola.


